Si tratta di un pino tipico delle Alpi e del Centro Europa, in grado di vivere in natura fino a 2.400 m d´altitudine. Ha una crescita molto lenta e non raggiunge dimensioni superiori a 5-6 m d’altezza, in compenso è molto longevo (fino a un centinaio di anni). Ha portamento eretto, piramidale, con corteccia di colore grigio, screpolata in placche. Gli aghi, flessibili, sono riuniti in fascetti di 5; sono lunghi 5-8 cm e hanno color verde-glauco con due righe bianche.
Consigli di coltivazione
Come tutti i pini, deve vivere all’esterno da marzo a novembre, mentre durante i mesi più freddi va protetto semplicemente in serra fredda. Necessita di una posizione molto luminosa, esposta direttamente ai raggi solari solo in primavera e in autunno; si adatta però anche alla mezz’ombra. Il substrato migliore è composto per il 60% da terriccio universale, il 30% di sabbia di fiume grossolana e il 10% di torba. Il rinvaso si conduce in primavera o a fine estate ogni 4-5 anni. Le annaffiature si effettuano durante tutto l’anno (molto rade in inverno) non appena il terriccio si è asciugato; da aprile a settembre è bene aggiungere ogni 15 giorni all’acqua d’irrigazione una dose di concime per bonsai.
Da non dimenticare
Per ridurre la lunghezza degli aghi si consiglia di effettuare la pinzatura 2-3 volte tra aprile e giugno.
